Lunedì 6 marzo la Delegazione Regionale Caritas Calabria si è ritrovata presso la parrocchia “Santa Rita” di Crotone per un momento di riflessione e preghiera per rendere omaggio alle vittime del naufragio sulla spiaggia di Steccato di Cutro (KR).
Dopo aver pregato comunitariamente con le parole di Papa Francesco per le vittime del naufragio, c’è stata la preghiera dell’Imam Abdul della comunità musulmana di Crotone, il quale ha poi ringraziato tutte le persone che stanno manifestando solidarietà alle famiglie delle vittime e ha ricordato ai presenti che Dio invita proprio a questo: rispetto reciproco e fraterna solidarietà così come espresso sia nel Corano sia nella Bibbia. Ha ricordato che il nostro mondo è di passaggio e ci serve per fare il bene.
Dopo la preghiera, don Marco Pagniello, direttore di Caritas Italiana, in collegamento da Roma, ha salutato e ringraziato la Caritas di Crotone, in particolare, e la Caritas Regionale chiedendo a tutti mantenere lo spirito della Caritas come vicinanza alle persone in difficoltà senza lasciarsi coinvolgere dall’urgenza degli eventi.
“Dobbiamo – ha detto don Marco – alzare l’attenzione per denunciare quello che è accaduto e creare forme giuste per l’accoglienza, come per esempio il corridoio umanitario”. Ha poi invitato tutti a coniugare i 4 verbi che Papa Francesco ha utilizzato nel suo messaggio per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato del 2018: accogliere, proteggere, promuovere e integrare. Inoltre, ha chiesto alla Caritas di Crotone di fare un’opera segno, come simbolo di educazione alla memoria di quello che è accaduto per noi e per le generazioni future.
L’incontro si è concluso con un momento di raccoglimento e offerta di fiori davanti al Palamilone di Crotone dove è allestita la camera ardente per le vittime del naufragio.