All’insegna dello stare insieme, riempiendo di contenuti ed emozioni parole “magiche” come ascolto, condivisione e comprensione.
Anche quest’anno il “Villaggio delle Famiglie”, una delle declinazioni più riuscite del progetto “Tessere di Comunità” – finanziato dai fondi CEI 8×1000 di Caritas Italiana, e voluto dall’Arcidiocesi Metropolitana di Catanzaro-Squillace – è riuscito a coinvolgere decine di famiglie: genitori e figli che hanno avuto in dotazione dagli operatori del Centro Calabrese di solidarietà, che gestisce il progetto, gli strumenti per decodificare istanze e richieste d’affetto e d’ascolto che spesso restano silenti tra le pieghe della incomunicabilità, mentre con un linguaggio comune possono vedere la luce e trasformarsi in uno scambio positivo.
Per cinque settimane, nel fresco del Chiosco “da Vito”, nella pineta di Giovino a Catanzaro, il “Villaggio delle famiglie”, le famiglie hanno chiacchierato, giocato, riflettuto, si sono commosse ed emozionate nel cammino costruito dall’equipe di educatori, pedagogisti, psicologi, sociologi, operatori di prossimità del Centro Calabrese di Solidarietà che con “Tessere di Comunità” lavorano proprio all’affiancamento e il potenziamento del rapporto genitoriale e dell’intera comunità educante.
E mentre i più piccoli sprigionavano la loro energia in pineta, seguiti dagli operatori del CCS, i genitori imparavano anche a modulare la voce nel confronto con i propri figli, i ragazzi e le ragazze riuniti nel gruppo degli adolescenti, attraverso il gioco, scoprivano paure e aspirazioni, compiendo un passo in avanti verso il “diventare grandi”.
Quest’anno, il punto d’arrivo del percorso nel “Villaggio delle Famiglie” è quello di un viaggio sempre finalizzato al “ritrovarsi”: quello dei genitori che si sono avventurati nel passato fatto di ricordi e un po’ di nostalgia, e quello dei figli nel futuro, visto che sono stati invitati a immaginarsi adulti, e anche genitori.
Appuntamento a settembre, quindi. “Tessere di Comunità” va solo in vacanza per qualche settimana.