Sabato 18 novembre, alla vigilia della Giornata Mondiale dei Poveri, si è tenuto a Cosenza, “capitale italiana del Volontariato 2023”, nella sala della Curia dell’Arcidiocesi Metropolitana di Cosenza-Bisignano, l’evento promosso da Caritas Italiana, in rete con la Delegazione Caritas calabrese, dal titolo: “Vento da Sud. Abitare il territorio, sognare il cambiamento, sentire la corresponsabilità”.
Al centro del convegno il rapporto Rapporto 2023 su povertà ed esclusione sociale in Italia, presentato venerdì 17 novembre a Roma presso la sede di Caritas Italiana.
Il primo intervento è stato tenuto da Walter Nanni, di Caritas Italiana, il quale ha presentato il dossier nazionale sulla povertà, tenendo conto dei dati del 2022 e integrando anche i dati dell’ISTAT e dell’EUROSTAT. Il rapporto sottolinea come la povertà è in aumento rispetto al 2021 e sta crescendo soprattutto al Sud di Italia. Si accentuano anche nuove forme di povertà, come per esempio il wolking poor, cioè il lavoro “povero”, che non permette al lavoratore, con il suo stipendio, di soddisfare i bisogni fondamentali.
Il secondo relatore, Giorgio Marcello, ricercatore di Sociologia Generale del Dipartimento Scienze Politiche e Sociali UNICAL, ha incentrato il suo intervento sul divario nella situazione di povertà tra Sud e Nord d’Italia e richiamato l’attenzione ad una cittadinanza attiva per combattere la situazione d’ingiustizia sociale nella gestione delle risorse economiche. Il passo indispensabile per risolvere il problema della povertà rimane una buona amministrazione che sappia gestire il quotidiano e offrire spazi per una collaborazione attiva di diverse realtà che abitano il territorio. Senza questo, gli interventi contro la povertà sembrano essere una iniziativa di poche associazioni invece di diventare una cultura ordinaria di vita basata sul diritto dei cittadini.
Nell’ottica della corresponsabilità attiva, hanno portato la loro esperienza Luciano Squillaci, portavoce del Forum Terzo Settore Calabria, e Maria Bamundo, consigliera CSVnet, sottolineando che il Terzo Settore, come il Servizio Civile e altre realtà, sono forme di organismi che devono dare ossigeno alla società per una collaborazione attiva ognuno nel suo ambito.
Il terzo intervento è stato di S.E. Mons. Francesco Savino, vescovo di Cassano all’Jonio e vicepresidente della Conferenza Episcopale Italiana, il quale ha ricordato ai presenti al convegno di essere portatori di speranza e lottatori per una società equa. Ogni società, soprattutto la nostra del Sud, non deve assistere passivamente all’ingiustizia sociale, tanto meno accontentarsi di una vita quasi mediocre. L’articolo 3 della Costituzione sottolinea che “tutti i cittadini hanno pari dignità”. Sembra, però, che stiamo camminando con una macchina che perde olio, mentre l’autista e i passeggeri, nonostante una netta consapevolezza del fato, non fanno nulla per la riparazione del mezzo.
L’incontro si è concluso con le parole di Don Marco Pagniello, direttore di Caritas Italiana, il quale ha ringraziato i partecipanti al convegno e ha richiamato la necessità di una sana collaborazione per fare fronte alle problematiche della povertà.
Presente un gran numero di partecipanti da diverse Caritas diocesane calabresi e altre realtà.