L’Associazione onlus “Nati per amare” riconosce le proprie origini in un lavoro sociale, umile e nascosto, per dare aiuto in modo integrale (fisico e psicologico), grazie alla presenza e al lavoro costante di volontari, a chiunque ne abbia bisogno.
L’esempio giornaliero dello svolgimento di questa attività, ha indotto molte persone a farsi avanti per aiutare e, tra queste, è doveroso citare la dottoressa Erminia De Salazar che, volendo assistere anonimamente delle famiglie bisognose, ha suggerito l’idea di buoni alimentari da utilizzare presso alcuni fornitori, con i quali si erano preventivamente presi accordi, per l’acquisti di alimenti di prima necessità. Durante una grave e sofferta malattia, che purtroppo la portò a morte, la dottoressa De Salazar donò un piccolo lascito, per aiutare a continuare l’opera di bene anche dopo la sua morte, con la creazione di una associazione senza scopo di lucro.
Nasce cosi l’Associazione onlus “Nati per amare” che mantiene le sue caratteristiche di concretezza e modestia, affinché l’atto di dare sia accompagnato dall’atto di educare.
Il lavoro svolto e il collegamento con il contesto sociale, ha permesso di venire a conoscenza di casi umani richiedenti impegno morale e materiale.
L’Associazione è pertanto intervenuta offrendo un aiuto concreto, con la finalità prioritaria di essere una mano amica nel bisogno e un trampolino di lancio per la ripresa di un cammino personale. Non è mai stato puro assistenzialismo.
Sono esempi del suo modo di operare:
Per svolgere queste attività inizialmente è stato fornito da un privato l’utilizzo gratuito di un magazzino per raccogliere ed effettuare le donazioni di capi di vestiario, calzature e quant’altro pervenuto. Dal 19 novembre 2010 la sede di distribuzione si è spostata in Via Bambinello Gesù n. 24, potendo usufruire di un affitto, grazie all’interessamento di care persone vicine all’associazione, di due locali siti nel “Centro di aggregazione sociale fondazione Bambinello Gesù”.
Nel suo operare sono di grande aiuto molti insegnanti che, di buon grado, impartiscono lezioni private gratuite a ragazzi in momentanea difficoltà.
La presenza attiva di un medico all’interno dell’Associazione, permette di verificare le reali difficoltà e bisogni di ciascuno, evitando tentativi di frode a danno dell’associazione e in chi crede in questa.
Inoltre, l’amore e la riservatezza dimostrate, fanno sì che nessuno abbia timore di aprirsi: l’associazione insomma, è una grande famiglia, dove ogni elemento aiuta l’altro dando ciò che ha o che può.
Il suo operato è un atto di fede e come tale non chiede il come o il perché.
L’abbandono nel dare amore è molto faticoso e impegnativo, ma è un esempio pregnante e genera buona volontà anche in situazioni impensabili.